Pro Vercelli - Venezia

Nell'inspiegabile turno infrasettimanale, incrociamo la capolista Venezia. Dalla laguna arrivano una settantina di ultras in rappresentanza dei principali gruppi. Con loro sono presenti le Brigate Gialloblu Modena, che appendono lo stendardo B*G. I White Lions invece decidono di lasciare la curva vuota per tutto il primo tempo, come protesta contro la decisione di far giocare l'ultima partita dell'anno alle 14.30 di mercoledì. Il posto degli striscioni viene occupato da un eloquente 'A quest'ora si lavora!', per far capire ancora una volta che, nelle decisioni dei potenti del calcio, gli spettatori contano sempre meno. Nonostante ciò il pubblico arriva più numeroso di quanto ci si potesse aspettare, anche grazie alle continue iniziative della società per avvicinare la città alla sua squadra di calcio. I veneziani fanno colore per tutta la partita grazie a numerosissime bandiere, ma dal punto di vista vocale non entusiasmano. Crescono nel finale, quando vengono sventolati anche i bandieroni e i cori diventano più forti, grazie anche all'avvicinarsi del 90° su risultato a loro favorevole. In Curva Ovest, invece, appena termina il primo tempo vengono rimossi i nastri che delimitavano lo spazio da tenere vuoto e i W*L si posizionano a centro curva, iniziando a cantare contro la Lega. Dall'intervallo fino ai 6 minuti di recupero continueranno a sostenere la squadra che, nonostante il risultato, sta giocando con grinta. Viene riappeso lo striscione di casa e, senza tamburi e bandiere, si continua a cantare. Alla fine non possiamo fare altro che applaudirci per lo spettacolo offerto, che ha permesso alla Ovest di non sfigurare di fronte ad una tifoseria che solo pochi anni fa era in A. Alla fine la Pro esce sconfitta, ma solo a causa di un arbitraggio scandaloso. Da segnalare che, come a Bassano, i giocatori escono dal campo senza degnare il pubblico di un ringraziamento. Domenica per questa ragione li avevamo fischiati, per la mancanza di rispetto nei confronti di chi si fa tutte le domeniche tanti chilometri per sostenere in maniera così calorosa la maglia. Stesso discorso oggi, aggravato dal fatto che molti di noi avevano preso un giorno di ferie per non mancare alla partita. Così non va bene!