domenica, dicembre 30, 2007

Torres-Pro Vercelli




Ci sono tre tipi di trasferte:quelle in cui riesci a cenare a casa,quelle in cui la cena riesci a farla in autogrill sulla strada del ritorno,quelle in cui il primo pasto normale riesci a farlo il giorno dopo la partita.
Per il secondo anno consecutivo ci troviamo a dover affrontare una trasferta appartenente all’ultima categoria nel periodo natalizio.Quest’anno il calendario ci regala il viaggio a Sassari contro la Torres.
Il clima che la precede e’ molto strano.Per alcuni di noi,per un motivo o per un altro,sara’ probabilmente per un po’ l’ultima trasferta. Poi, e’ arrivata in un momento in cui la curva ha deciso di stare in silenzio a tempo indeterminato per riflettere dopo le ultime vicende inerenti al tifo. Infine,la squadra non sta vivendo un gran momento di forma,anzi,ci ha regalato delle prestazioni da far vergognare anche il tifoso meno criticone.
Fatto sta che siamo partiti in una ventina…(foto: www.torres1903.com) Senza aiuti da parte di nessuno,con il presupposto di veder perdere la Pro,senza nemmeno cantare. Questa e’ la nostra risposta. Questa sara’ sempre la nostra risposta. Ci vogliono schiacciare,ci vogliono far stare zitti,ci vogliono mettere in cattiva luce nei confronti dei vercellesi…Noi non molliamo.
Tornando alla cronaca…
Il viaggio e’ stato effettuato in nave da Genova,la soluzione piu’ economica ma ovviamente quella piu’ massacrante. Si parte nel pomeriggio di sabato.
E dalla partenza fino al ritorno e’ stato un delirio…Sara’ che le trasferte della 3 categoria le facciamo solo noi che oltre ad essere tifosi della Pro crediamo fortemente in un modo di andare allo stadio “diverso” dagli altri tifosi,sara’ che la nave ti porta a strafare,sara’ che….non si possono descrivere la miriade di cazzate,risate e aneddoti che vengono fuori da una trasferta in sardegna.
Arriviamo a Porto Torres verso le 8,dopo la consueta sosta al baretto e dopo aver incontrato di nuovi i “cani sciolti” del porto,riusciamo a farci portare gia’ a Sassari vicino allo stadio.Qui prendiamo possesso di un bar che diventa un bivacco per qualche ora. Ovviamente la notte insonne per qualcuno,la notte alcolica per qualcun altro o la notte insonne-alcolica per qualcun altro ancora si fa sentire in tutta la sua pesantezza. Meno male che finalmente arrivano le 2 e mezza e si puo’ entrare allo stadio. Decidiamo di cantare solo prima e dopo la partita,continuando a stare coerentemente in silenzio nei 90 minuti di gioco. Qualcuno poi ha avuto nella settimana successiva la bella idea di criticarci sui giornali locali per i pesanti insulti che sono stati indirizzati ai giocatori e qualche dirigente della nostra squadra.
E’ bene spiegare che noi vogliamo il bene della Pro Vercelli e forse l’abbiamo dimostrato andando a vederla il 23 dicembre in Sardegna mentre tutti erano a passeggio sul corso di Vercelli(magari anche lo stesso giornalista che ha scritto l’articolo)completando gli acquisti di Natale. Noi negli ultimi mesi ci siamo sentiti traditi dai giocatori che giocano nella nostra squadra,una persona tradita prima di comportarsi in modo normale deve ritrovare la fiducia nei confronti di chi l’ha tradita…
Durante le partita oltre ad uno spettacolo calcistico mediocre vediamo all’opera la curva sassarese,sicuramente la miglior curva del girone e un esempio per quelle tifoserie di serie maggiori che vivono per il business;gli ultras a Sassari sono in forma e si vede.
Al termine dei 90 minuti,dopo aver fatto un incontro con una simpatico anziano sassarese ripartiamo con direzione Porto Torres. Il viaggio di ritorno scorre ovviamente molto piu’ velocemente dell’andata.Dopo comunque un'altra notte all’insegna della goliardia vercellese arriviamo a Genova all’alba e poi a Vercelli in tarda mattinata. E l’ennesima trasferta sarda va in archivio.

Negli ultimi mesi si e’ parlato tanto di ultras,delle curve,della violenza…
A volte ci incazziamo veramente per come qualcuno si prenda la briga di giudicare, accusare, denigrare un mondo che non conosce e nemmeno capisce. Noi vorremmo che quel genere di persone aprisse un pochino la mente e vedesse una nostra trasferta,magari in Sardegna.
Un gruppo di amici prima di tutto che si diverte a stare insieme,che attraverso il pretesto di una partita fa di tutto per cementare,difendere,far divertire questo gruppo.
I casi della vita e i divieti toglieranno a qualcuno di noi per qualche tempo questa parte importante della nostra vita. Sara’ dura…Ma anche se qualcuno non e’ presente, il gruppo ci sara’ comunque,dentro allo stadio e fuori dallo stadio,nella vita anche di quelli che per un po’ la domenica soffriranno di piu’ e grideranno un po’ meno.

NOI SIAMO I VERCELLESI

giovedì, dicembre 13, 2007

I WHITE LIONS INCONTRANO MISTER TORRESANI



Non capita molto spesso di conoscere dei signori, soprattutto nel mondo del calcio. In questo mondo del calcio.
Eppure a noi è capitata questa fortuna, e se vi diciamo che il signore che abbiamo conosciuto noi ha allenato la nostra Pro fino a qualche giorno fa, forse non ci credereste nemmeno.
Alla riunione del martedì si dice che debba arrivare un ospite a sorpresa. La voce gira e quasi subito arriva anche la conferma. Seduto al tavolo nel privè dei W*L, assieme agli altri del direttivo c’è proprio lui, mister Torresani: maglioncino semplice, zainetto e una quantità di torroni di Cremona (buonissimi, e per questo polverizzati prima della fine della serata).
Dopo avergli stretto la mano, ci sediamo e cominciamo a fargli domande di ogni tipo. I minuti scorrono veloci, come i racconti sulla sua carriera da calciatore, la sua esperienza a Pavia, i rapporti di conoscenza con gli altri allenatori del girone e gli ex mister della Pro, e naturalmente le vicende dei suoi mesi ‘vercellesi’.
Soprattutto su quest’ultimo argomento non c’è molto da dire: abbiamo provato a fargli domande dirette e meno dirette, ma il tono della discussione non si è mai spostato oltre i limiti del rispetto dell’altro. Nessuna invidia, nessun nome, nemmeno un velato alone di risentimento nei confronti di qualcuno. Merce rara, consentitecelo.
A fine serata, tornando a casa, abbiamo tutti la sensazione di aver parlato con una persona seria, che sa fare il suo lavoro e alle parole di circostanza preferisce il silenzio laborioso da grande artigiano.
Lo sapevamo già, ma dopo martedì abbiamo avuto la conferma di aver perso per la nostra Pro un grande mister, ma ancor più un grande uomo.

Pro Vercelli-Alto Adige

Dopo la disfatta di Carpenedolo si torna a giocare al Robbiano. Torna anche la vittoria.
Noi continuiamo a essere presenti allo stadio in silenzio lasciando comunque la curva vuota.
E’ bene chiarire che tale decisione non e’ assolutamente legata alle prestazioni della squadra(pessime peraltro).La nostra e’ una contestazione silenziosa che non terminera’ quando la squadra comincera’ a giocare da Pro dimostrando un po’ di professionalità. Come e’ gia’ stato detto,noi siamo in silenzio seguendo la scelta di molte curve italiane che,dopo i recenti fatti delittuosi,hanno deciso di fermarsi un momento. Noi non abbiamo mollato,anzi,ci siamo fermati proprio per non dimenticare in fretta quello che e’ successo. E in questa condizione di silenzio purtroppo, abbiamo potuto ancora una volta constatare come l’importante sia che “tutto vada avanti” comunque. Il calcio,le partite,la tv spazzatura legata al calcio,il business di alcune curve,la ricerca dello scandalo giornalistico da buttare in prima pagina….tutto come prima. Come un film visto e rivisto,tutti hanno qualcosa da dire sull’argomento e poi come niente guardano da un’altra parte cercando qualcosa di piu’ interessante. Noi non dimentichiamo e non ci giriamo dall’altra parte. In pochi o in tanti non abbassiamo la testa di fronte a regole che ci sembrano sbagliate. Ci siamo presi le nostre responsabilita’ e sempre continueremo a prendercele. A molti di noi la vita in curva ha insegnato valori importanti:l’amicizia,la generosita’, la COERENZA.
Come a Carpenedolo,anche domenica scorsa il nostro silenzio e’ stato interrotto da un paio di cori contro la squadra verso la fine della partita. Non basta una vittoria per cancellare uno scempio,non si diventa fenomeni in una giornata…e da tifosi crediamo che non si possa cambiare idea in una domenica. Avevamo scritto che i nostri giocatori erano poco professionisti ed anche un po’ infami per aver giocato contro il precedente allenatore,avevamo detto che la nostra dirigenza non e’ all’altezza.
Oggi ,anche dopo aver vinto con l’Alto Adige, sottoscriviamo in pieno il vecchio pensiero. La scelta di fischiare dal nostro punto di vista e’ pienamente ragionevole.
Anche se qualcuno ha definito questa scelta “intempestiva”, e qualcun altro proprio mentre fischiavamo si scaldava la gola gridando “forza pro”. Vabbe’….chissa’ come mai pero’ (senza fare classifiche di fede calcistica o di anni di militanza) ,negli ultimi tempi ,quando il calore dei tifosi vercellesi lo cerchiamo in trasferta vediamo solo noi, poveri sfigati contestatori, e i pochi altri meravigliosi malati di Pro.
Noi ,come l’anno scorso, il 22 dicembre “tempestivamente” saliremo su traghetto direzione Sardegna…Coerenti con la scelta di seguire la squadra ovunque giochi in orari e giorni da partita di calcio. Speriamo di vedere qualche altro vercellese…

lunedì, dicembre 03, 2007

Disfatta di Carpenedolo


Vergognosa e triste disfatta...questo è il riassunto della trasferta in terra lombarda.
Per l'ennesima volta ci siamo visti umiliare in un campo triste, con circa 150 paganti, da una squadra che è apparsa il Real Madrid in confronto a noi...
La reazione dei coglioni con la maglia bianca è avvenuta solamente sul punteggio di 4 a 0, riuscendo a realizzare il gol della bandiera (o meglio l'autogol!) solo quando la gloriosa e forte squadra avversaria ha deciso di non affondare il coltello nella piaga. 4 gol subiti, nessuna reazione, 0 impegno, umiliazione totale! Non pensiamo di meritarci tanto... Senza dubbio i giocatori hanno remato contro l'allenatore (il povero Torresani, la cui colpa è quella di considerare i giocatori come degli uomini) che oggi (3/12) verrà esonerato.
Il periodo nero per gli ultras e il morale sottoterra dopo il 14esimo anno consecutivo di c2 pieno di illusioni, ci vedono, seppure in numero ridotto, presenti al seguito della NOSTRA Pro. Saremo circa 25. Nel settore ospiti segnaliamo anche la presenza di alcuni componenti del Club "Forsa Pro" ai quali va tutta la nostra stima...
Osserviamo lo scempio della partita in silenzio, rispettando quanto deciso nei raduni a cui abbiamo partecipato. Solo al triplice fischio vengono fatti cori di contro la squadra appoggiati anche dai tifosi del Forsa Pro presenti.

Una vergogna senza fine da attribuire senza dubbio a:
- Guidetti e Tricerri, che in 2 non fanno mezzo direttore sportivo: incompetenti!
- Paganoni: a cui saremo sempre grati per averci salvato dal fallimento, ma che non può avere la presupponenza di farsi affiancare da incapaci inesperti e non accettare i consigli di chi capisce qualcosina in più di calcio in quanto "io metto i soldi, io comando";
- di quelle puttane dei giocatori, indegni di indossare 7 scudetti, che se ne fottono dei sentimenti di chi ama la maglia bianca; l'unica speranza è che arrivi un "sergente di ferro" che a suon di calci nel culo li raddrizzi...sempre che i calci non arrivino prima da noi... Agli stessi giocatori consigliamo di frequentare i locali lontani da vercelli... anche se sappiamo che la maggior parte delle zoccole sono di qui...

Vercellesi fino in fondo...non si molla mai...

sabato, dicembre 01, 2007

Trasferta in Finlandia



Ecco le prime fantastiche immagini della trasferta ad Helsinki dei ragazzi....il tutto condito da freddo devastante, topoline stre-pi-to-se e litri di Lapin Kulta...

AVANTI ULTRAS